Roma, 1 novembre 2013 (SRN) Come
richiesto da alcuni colleghi e certi di
soddisfare le attese degli altri,
cerchiamo di rispondere ed esporre brevemente il percorso fatto dal SIULP fino
ad ora, per la risoluzione del problema relativo alla circolazione sui mezzi
pubblici.
Dopo aver
fatto pressioni affinchè avesse luogo, lo scorso 4 ottobre, il SIULP
partecipato ad un tavolo tecnico presso l'Assessorato alle Politiche del
Territorio, Mobilità, Rifiuti della Regione Lazio per affrontare il tema della
libera circolazione, nel corso del quale è stata esaminata tutta la
normativa vigente (sia statale che regionale), affrontando le possibili risoluzioni e ipotizzate le
proposte da rivolgere a Metrebus s.p.a..
Immediatamente il SIULP (la lettera
è dello stesso giorno) ha sollecitato l'Amministrazione - destandola dal torpore- rispetto
al ruolo che dovrà svolgere per la risoluzione del problema e al quale non può
sottrarsi in alcun modo.
E primo fra tutti, la nomina di un Responsabile
per la Mobilità, che avrà il compito di partecipare al tavolo di
concertazione con Metrebus s.p.a. per la valutazione di soluzioni e ipotesi per
garantire la libera circolazione dei poliziotti. Solo successivamente sarà
possibile parlare concretamente di cosa fare.
Corre
l'obbligo di precisare un aspetto.
Il "diritto a circolare liberamente sui mezzi di
trasporto pubblico urbano" non è un invenzione per giustificare un
benefit, ma lo dice la legge (art. 236, DPR 15.03.2010 nr. 90). Noi non vogliamo regali. Noi vogliamo
che sia osservata la legge affinchè i colleghi non debbano continuare a vivere
l'umiliazione di dover passare da portoghesi' per lavorare o per fare
qualcosa che la Legge desidera' che facciano!!!
Quindi, se
la soluzione sarà un varco solo per i poliziotti o dei tappetini elastici per
il salto del tornello o la tessera di libera circolazione è solo una questione
tecnica.
E se i
poliziotti saranno chiamati a sostenere il prezzo della tessera è una questione
tutta da vedere. Si è parlato, infatti, di "costo vivo" della tessera, ovviamente vantaggioso rispetto al
costo dell'abbonamento ma rispetto alla legge che ne disciplina un diritto, come la mettiamo?
Ci
permettiamo anche di dire che, a rigor di legge, non si tratta solo di costo vivo, ma di una serie di costi la
cui modalità di calcolo non è nemmeno condivisa dagli addetti ai lavori. In
secondo luogo, dare per scontato il contributo per il costo vivo è un azzardo perché offre terreno a quegli Enti che vorrebbero sottrarsi al
sostegno economico e che penalizza i poliziotti dando spazio alla logica del
beneficio, di una concessione a mo' di elemosina.
No grazie. Noi non accettiamo elemosine, perché il
nostro lavoro, la nostra professionalità e la nostra dignità non hanno prezzo e
vorremmo che non diventassero mai pagabili alla cassa!!!
Se di
costi si dovrà parlare, e il sindacato dirà la sua, sarà l'extrema ratio e solo dopo aver ascoltato la base, cioè noi colleghi
tutti e dopo aver condiviso le condizioni alle quali si intende chiudere
l'accordo, affinchè possiamo farcene portavoce al tavolo tecnico e con
l'Amministrazione.
Il SIULP ha iniziato dalla scorsa
estate a lavorare per le soluzioni, e pensare che c'è qualcuno che crede di aver fatto tutto
da solo…. ieri.
