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l'Ufficio Legale del SIULP di Roma

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venerdì 1 novembre 2013

RIPS: straordinariamente chiari...

Roma, 31 ottobre 2013 (Segreteria Provinciale) L’istituto dello straordinario emergente è regolato in modo puntuale e dettagliato da una serie di norme dispositive ed interpretative che vanno dalla L. 121/81, ai Contratti di Lavoro della Polizia di Stato, all’A.N.Q. ed a diverse circolari sia della nostra amministrazione sia del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Sullo straordinario programmato, poi, non ci sarebbe da sprecare neanche una goccia d’inchiostro, visto che ormai, oltre ad una disciplina estremamente dettagliata, in virtù di una e consolidata lunga prassi è “entrato nelle corde” dei poliziotti e di chi li amministra.
Malgrado tanta chiarezza normativa, c’è chi ancora si ostina a gestire i soldi pubblici (perché di questo si tratta) come il proprio orticello, con una disinvoltura che, oltre a denotare una tristissima quanto becera mentalità vetero-militarista, dimostra una scarsissima preparazione professionale e un preoccupante disprezzo del diritto.
È inaccettabile che, a maggior ragione in un contesto come quello della PolStrada capitolina in cui il confronto tra sindacati e dirigenza di sezione e compartimento è da sempre improntata a reciproco rispetto e collaborazione, in una polizia smilitarizzata da oltre trent’anni, continuino ad esistere figure di “comandanti” così lontane dai valori di legalità e democrazia ormai insiti nel patrimonio genetico della Polizia.
Il SIULP ritiene che sia improcrastinabile un intervento da parte della dirigenza che ripristini, presso il RIPS, la legalità in un settore delicato come quello degli straordinari disponendo:
  • inserimento del turno di straordinario sulla programmazione settimanale e sull’ordine di servizio;
  • garanzia dell’effettuazione del turno di straordinario per TUTTO il personale aderente (la “motivazione” che non ci sarebbe un settore in cui far effettuare lo straordinario programmato ai turnisti è una scusa ridicola!);
  • vigilanza sul pagamento delle ore di straordinario effettuate che, lo ricordiamo, non possono essere tramutate in riposo compensativo se non a domanda;
  • trasparenza e chiarezza sulla gestione di queste delicate risorse, ancor più importanti in un momento di crisi come questo.

 Naturalmente se, malgrado l’intervento “dall’alto”, dovessero protrarsi i comportamenti lesivi dei diritti dei poliziotti, il SIULP sarà costretto a perseguirne la tutela con ogni mezzo lecito, non ultimo il ricorso alle vie legali.