Roma, 5 agosto 2013 (SRN). Il giorno 1 agosto 2013 la Funzione Pubblica ha convocato, senza una preventiva concertazione coi sindacati, un incontro con un ordine del giorno generico che poteva essere l'alibi, con metodi poco trasparenti, per l'avvio ufficiale del decreto di armonizzazione previdenziale sulla stregua di quello scampato pericolo che è stato il decreto già presentato dalla Fornero. Il SIULP con SAP, UGL, CONSAP e SAPPE ha preannunciato l'abbandono della riunione e forme di protesta se non vi sarà un cambio di direzione netto. E' assurdo che l'unica emergenza intravista dalla Funzione Pubblica sia quella di avviare l'armonizzazione previdenziale per far sì che i poliziotti lavorino fino a 67 anni non considerando le altre priorità del personale, quali il blocco del tetto salariale e del rinnovo del contratto, i fondi per sbloccare il turn over, per la benzina, per i proiettili e per far funzionare la sicurezza e le carceri in questo Paese! Per questo il Siulp ha chiesto che la procedura sia attivata ex novo in modo da concertare un ordine del giorno tale che prima dell'armonizzazione previdenziale si occupi di chi serve lo Stato in carenza di mezzi, autovetture, giubbotti e i caschi antiproiettile e non gli vengono pagati i servizi di ordine pubblico, le missioni per arrestare i mafiosi o per tradurli nei tribunali per le udienze nel tentativo continuo di scongiurare il rischio prescrizione, lavorando con doppi turni estenuanti nonostante siano in credito con lo Stato per lo straordinario già effettuato e ancora non pagato.
