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giovedì 8 agosto 2013

Commissariato Trastevere: per me si va nella città dolente...


Roma, 8 agosto 2013 (Segreteria di Base Commissariato Trastevere).“Lasciate ogni speranza o voi che entrate…” scriveva il grande Poeta, ma nel nostro Commissariato non c’è nessun Virgilio a guidarci alle porte dell’Inferno: un esempio certo iperbolico che però rende l’idea di come altisonanti concetti quali Spending Review, uniti alla responsabilità di uomini in carne e ossa, rappresentino, nel quotidiano, per noi operatori, nient’altro che degrado, decadenza, imbarbarimento delle condizioni lavorative.
Inutilizzabili alcuni bagni del piano terra adibiti a magazzini di faldoni, altri (al terzo piano) senza luce elettrica a causa di neon fulminati da mesi e mai sostituiti (così difficile trovare un neon?). La finestra del bagno uomini del terzo piano rotta da tempo immemore.
Una stanza lercia che non diventerà mai sala benessere.
Il sapone un vago ricordo, idem la carta igienica.
Cestini svuotati ogni morta di papa; addetti alle pulizie che, in forza di un miserabile contratto di appalto che prevede la loro presenza tre volte in una settimana in uffici aperti quotidianamente al pubblico e ad ogni genere di soggetti, arrivano per un’oretta e buttano lo straccio umido qua e là strofinando il meno possibile, senza pulire gli angoli, gli interstizi, il mobilio…
E quindi: sporcizia, polverescatoloni polverosi ammassati a terra, stampanti in disuso buttate su tavoli luridi, al piano terra da anni una fotocopiatrice sudicia ed inutilizzata.
Pedate di sporco sui pavimenti, fili elettrici scoperti, mozziconi
Il telaio della porta di quella che di fatto è adibita a stanza dei fermati è stato divelto anni fa, la serratura non funzionante; il campanello del citofono rotto (e segnalato) da mesi che costringe il piantone del corpo di guardia ad uno sguardo fisso sui monitor delle telecamere esterne nelle ore notturne; il microfono del corpo di guardia, rotto pure quello.
E poi: stampanti senza toner, spogliatoi vergognosi e indecorosi, sedie macchiate e luride… e la polvere, sempre presente. Pulizie straordinarie non effettuate da anni, operatori che di tasca propria acquistano detergenti e puliscono da sé
L’addetta alle pulizie ha soltanto tre ore a settimana per un edificio di tre piani e, diciamolo, non si ammazza di lavoro, viene chissà perché a mezzogiorno con gli uffici a pieno regime. Ultimamente era stata affiancata da un’altra persona che però non si sa che fine abbia fatto.
Lasciate ogni speranza o voi che entrate…
Certo sono i soldi che mancano, ma è anche il mancato controllo su indubbi inadempimenti contrattuali della ditta appaltatrice che dovrebbe invece garantire un minimo risultato.
Questa Segreteria di Base è stata, in un recente passato, vicina al dirigente contro i pretestuosi attacchi di altra O.S.: non crediamo di difettare di obiettività.
Ne abbiamo atteso vanamente un intervento, quando, a seguito della consultazione dei RR.LL.SS. per la redazione del D.V.R., tenutasi lo scorso 8 Maggio, veniva redatto un verbale “da brivido” sulla situazione igienico-sanitaria dei locali di questo commissariato.
Analogamente, nessun risposta da parte del dirigente ad una richiesta scritta di chiarimenti del 3 giugno scorso, formulata da questa Segreteria di Base, relativa ai criteri utilizzati in commissariato per distribuire equamente tra gli aventi diritto i compensi per prestazioni lavorative straordinarie.
CAPO, SE CI SEI BATTI UN COLPO.
Una dotazione organica di quattro Ispettori, sei Sovrintendenti, quaranta Agenti/Assistenti: pressappoco la metà del personale rispetto ad inizio secolo, un U.E.P.I. che si fatica a tenere aperto su due soli turni. Un capo ufficio P.G. ridotto a comandare soltanto se stesso, disperatamente immerso in una scrivania dietro un muro di faldoni impolverati, ogni faldone un’esigenza di un querelante che se avesse saputo l’avrebbe sporta da un’altra parte: se soltanto avessimo potuto dirglielo…
I pattuglioni “Alto Impatto” che, viene il dubbio, traggano il nome esclusivamente dai disagi che creano nel trovare qualcuno che li effettui…
Uffici vuoti, stanze vuote, corridoi vuoti… forse non serve pulire, nemmeno aggiustare.
Tanto non c’è più nessuno.


Il Segretario di Base