Roma, 15 novembre 2012 (SRN) Riportiamo la lettera del Segretario
Generale del Siulp di Roma scritta al questore in merito all'incapacità dell'amministrazione a fornire i pasti al suo personale.
Egregio signor questore,
sono
costretto ad intervenire, per l’ennesima volta, sul furto che viene
perpetrato ai danni dei poliziotti più disagiati e sulla cui pelle si
fanno e si disfano numerose carriere dirigenziali: i lavo-ratori della
questura di Roma e dei Reparti Mobili che hanno la sventura di operare
nella capitale.
Ieri, con una puntualità degna di miglior causa,
si è ripetuto il rito dei grandi eventi dell’ordine pubblico: i
poliziotti, comandati di servizio all’ultimo momento e fin dalle prime
ore del mattino, malgrado l'impegno profuso dagli uffici competenti
della questura si sono sentiti abbando-nati a se stessi e hanno dovuto
provvedere a proprie spese (quando e dove possibile) ad acquista-re
qualcosa da mangiare perché, senza parlare dei numerosi casi in cui non
hanno ricevuto il sac-chetto, non è possibile chiamare “pasto” ciò che
hanno ricevuto, neanche facendo ricorso alla massima buona volontà.
Questo perché il sistema con cui si pretende di fornire i pasti ai
colleghi in servizio di ordine pubblico è assolutamente incompatibile
con la realtà dei fatti, in cui il personale è “schierato” in un
territorio immenso, suddiviso in decine di squadre, spesso in mezzo a
centinaia di persone, di fatto impossibile da raggiungere per la
consegna dei sacchetti.
Il SIULP non è più disposto a tollerare
il protrarsi di questa situazione e chiede che al per-sonale comandato
in servizio di O.P. venga corrisposto il ticket restaurant, fin dal
prossimo servizio previsto, perché non è concepibile che a chi lavora da
sei, sette, otto ore si consegni un pezzo di pane quasi vuoto, che
dovrebbe sostituire un pasto completo a mensa.
Stante quanto
sopra, le chiediamo un incontro urgentissimo per definire tempi e
modalità per l’approvvigionamento dei ticket necessari e per
l’individuazione della soluzione, “a tutto tondo” e una volta per tutte
di questa situazione tanto incresciosa quanto cronica.
Le
chiediamo di farsi parte attiva per la affrontare e risolvere questa
situazione vergognosa, che riveste un carattere di massima priorità per
il SIULP il quale, in mancanza di una soluzione ce-lere e definitiva,
metterà in atto qualsiasi forma legittima di tutela per i poliziotti
romani, non esclu-dendo neanche il ricorso giurisdizionale.
Cordiali saluti.
