Roma 23 giugno 2011 - (SRN) Eletto Saturno Carbone Segretario Generale del Siulp di Roma al 7 Congresso Provinciale. L'avvio del 7 Congresso Provinciale del Siulp di Roma è stato caratterizzato da un confronto autorevole e critico, tra le più alte cariche istituzionali dello Stato e il SIULP in un faccia a faccia serrato sulle urgenze legate al tema della Sicurezza a trenta anni dalla riforma della Polizia e dalla nascita del Siulp, primo sindacato confederale di Polizia. "Le difficoltà sono tante, ma vogliamo continuare ad esser protagonisti della sicurezza come lo siamo stati nel 1980 - commenta Felice Romano, segretario generale Siulp - per questo oggi lanciamo un’altra grande scommessa: trenta anni fa abbiamo dimostrato che efficienza non era uguale a militarità, oggi vogliamo dimostrare che la sicurezza può essere garantita senza limitare la libertà”. Un sindacato capace di occuparsi, oltre ai bisogni della categoria, di temi più alti riguardanti il modello Sicurezza di questo paese. ”Nonostante i pesanti tagli di organico, dai 107 mila del 2009 ai 96 mila di questo 2011, continuiamo a fare il nostro lavoro, ma chiediamo rispetto - aggiunge Romano -. Forti della nostra storia proseguiremo a lavorare e a salvaguardare la nostra autonomia progettuale. Quello a cui ambiamo non è un modello basato su tagli lineari, ma attento agli sprechi e capace di metter l’uomo al centro di ogni azione e mai solo fine per poter raggiungere il risultato”. Un cambiamento radicale che veda nella sicurezza un investimento e non un costo. ”È sempre più necessario puntare ad un vero coordinamento tra le forze di polizia - ribadisce Saturno Carbone, segretario generale Siulp Roma uscente che dopo un'applauditissima relazione introduttiva "d'attacco" contro le attuali politiche sulla sicurezza, ripropone al congresso la sua candidatura per il prossimo mandato -. Per noi è basilare la valorizzazione del poliziotto, perché è proprio lui il motore di ogni processo innovatore”. Di fronte alle pressanti critiche del Segretario Generale di Roma di concentrarsi sulla sicurezza reale più che su quella percepita, sul non mettere volanti al centro per far vedere che la città è sicura e magari lasciare le periferie sguarnite. Non occuparsi dei delitti eccellenti, sotto i riflettori dei media, senza dare la stessa importanza alla rapina ad un'edicola in un quartiere isolato. Della voglia di fare di più e di scuse personali, ha parlato Francesco Tagliente, questore di Roma: ”Scusatemi se non sono riuscito a darvi tutto quello che avrei dovuto, grazie per avermi consentito con il vostro lavoro di esser qui oggi come questore”. Ha fatto riferimento alla grande responsabilità del sindacato e alla necessità di non applicare tagli lineari ma mirati, abbattendo gli sprechi Giuseppe Pecoraro, prefetto di Roma: ”Il Siulp ha una grande responsabilità è quella di mantenere quei principi che sono nella riforma e ancora oggi sono attuali”. Sente aria di coordinamento sul territorio Francesco Cirillo, vice capo della Polizia che lancia uno sguardo di ottimismo rispetto ai lavori della commissione di riordino della legge 121: ”Mai come in questo momento si sente aria di assoluta consonanza tra i vertici delle forze di polizia”. Il senatore Andrea Augello, sottosegretario alla funzione pubblica, consapevole dei sacrifici chiesti a nome del governo ”Abbiamo bisogno di un grande concorso tra forze dell’ordine e istituzioni. Esempio di nuove impostazioni arriva da Roma Capitale e dalle sue risorse che potrebbero consentire nuovi progetti”. E' critica e alta la voce di Achille Serra, oggi senatore Pd ed ex prefetto: "Non sono un politico, non ho bisogno di voti, sono più credibile quando mi appresto a dire ciò che sto per dire” - e dopo l'esordio prosegue - "Il Governo non ha mantenuto le sue promesse e il suo primo provvedimento sono stati i tagli alla sicurezza. Le vere difficoltà sono ancora tutte da risolvere, è ignobile il modo in cui è stata trattata la sicurezza”. Punta sul valore della persona-poliziotto, spesso vista solo come funzione Maurizio Zipponi, esponente Idv: "Un poliziotto è una persona, che paga il mutuo, e non riesce ad arrivare a fine mese." dopo questo applaudito passaggio prosegue - "Per noi è necessario che la sicurezza dei cittadini passi attraverso la gestione diretta delle forze di polizia. Un tema così serio non si può trasformare in propaganda elettorale” legandosi quindi al concetto del senatore Serra che aveva detto "Nessun governo, di destra, di sinistra, di cento si carichi il merito di arresti eccellenti" A seguire poi, l'intervento di Giorgio Ciardi a nome Comune di Roma: ”Qui c’è molta collaborazione e per noi il Patto Roma sicura è uno degli esempi da seguire ed ampliare”. Deciso in merito il Segretario Generale Nazionale Felice Romano: "Benvengano le istanze dal territorio e dai comuni, ma solo quello" - "Nessun altro può interferire nella linea di comando Questore - Prefetto". Non nasconde le mille difficoltà Alfredo Mantovano, sotttosegretario al ministero dell’interno: ”Dobbiamo però fare delle distinzioni perché i tagli oggi sono necessari, anche se in certi settori bisogna ragionare in modo diverso. Mi auguro che nella manovra all’orizzonte si abbandoni la logica del taglio lineare”. Ribadisce il legame tra questione sicurezza e temi sociali Mario Bertone, segretario generale Cisl Roma: ”Esprimo tutta la gratitudine dei lavoratori romani alle forze di polizia, il vostro importante compito si intreccai con la necessità di far condividere a territori edistituzioni gli stessi obiettivi. A Roma c’è la necessità di presidiare le attività produttive, ecco perché è importante il contatto tra il sindacato romano e il Siulp”. Il grande contributo dato dal sindacato è stato, infine, ribadito da Michele Alessi, segretario nazionale Siulp: ”Abbiamo dato un grande contributo alla’avanzamento della sicurezza e continueremo a darlo”. I lavori proseguono oggi 23 giugno alla presenza dell'On. Anna Finocchiaro, del sen. Luigi De Sena e di altre personalità quali l'On. Rosa Villecco Calipari che invia al Congresso una lunga, attenta e articolata relazione. Nel suo intervento il Senatore De Sena ha toccato tra gli altri, il tema dei fondi strutturali europei (30 miliardi di euro) vanno al sud nelle quattro regioni di convergenza. "Sfugge alla politica l'esigenza di capire che laddove, nelle quattro regioni non si possano effettuare i progetti a causa delle mafie, i fondi devono essere utilizzati in chiave antimafia, per la sicurezza."