Siamo subito intervenuti con il questore per cercare di risolvere la questione della distanza tra i posti di lavoro e gli alloggi di servizio che, in una metropoli come la nostra, non è problematica di poco conto.
Quella che segue è la lettera inviata oggi dal Segretario Generale, a cui attendiamo una risposta rapida su cui, naturalmente, vi terremo informati.
OGGETTO: Situazione alloggi – garanzia fruizione pasti
al Questore di Roma
Egregio signor questore,
sono sotto gli occhi di tutti i problemi connaturati alla gestione di
un’assegnazione così consistente di
poliziotti alla grande famiglia della questura di Roma, come quella che è
avvenuta in data di ieri.
Pur apprezzando l’innegabile sforzo effettuato, a tutti i livelli della
questura che lei dirige, per garantire a questi colleghi il diritto ad un alloggio
e ai due pasti principali della giornata, è innegabile che si sono generate
numerose situazioni di disagio per molti
agenti che, trovandosi per la prima volta a Roma e senza mezzi propri, saranno
costretti a spostamenti di moltissimi chilometri per raggiungere il posto di
lavoro dal luogo in cui sono stati sistemati (a puro titolo di esempio, le cito
soltanto il caso di un operatore, destinato al commissariato Monteverde, a cui
è stato assegnato un alloggio in zona Capannelle).
Faccio appello alla sensibilità dell’uomo, ancor prima che all’esperienza
di dirigente pubblico, affinché, una volta superato il momento dell’emergenza,
venga avviato un processo di revisione della situazione alloggiativa che possa
portare ad una riduzione, se non alla completa eliminazione, delle situazioni
più difficili.
Un ulteriore problema che sta per presentarsi in tutta la sua difficoltà è
quello della garanzia del diritto di questi colleghi ad usufruire dei pasti in
una situazione, come quella attuale di Roma, in cui pare ci sia un’unica mensa
in grado di sopperire all’esigenza del secondo.
Ritenendo inimmaginabile la possibilità di gestire la presenza
contemporanea di diverse centinaia di vetture private presso la struttura di
via Statilia, è mio parere che l’istituzione di un servizio di navette potrebbe
consentire di superare il periodo di ambientamento e “traghettare” i colleghi
neo-assegnati verso una completa autonomia in maniera più indolore.
Nella consapevolezza che la presente verrà considerata come dettata dal consueto
spirito di servizio nei confronti dei poliziotti mai disgiunto dalla critica e
costruttiva collaborazione con l’amministrazione, nell'attesa di un cortese
riscontro, l'occasione mi è gradita per porgerle cordiali saluti.
il
Segretario Generale
Saturno
CARBONE
