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martedì 1 ottobre 2013

situazione alloggi e pasti per i colleghi del 186° corso assegnati a Roma

Vorremmo rassicurare i colleghi che, appena assegnati alla questura di Roma, si sono trovati in una situazione più difficile del previsto.

Siamo subito intervenuti con il questore per cercare di risolvere la questione della distanza tra i posti di lavoro e gli alloggi di servizio che, in una metropoli come la nostra, non è problematica di poco conto.

Quella che segue è la lettera inviata oggi dal Segretario Generale, a cui attendiamo una risposta rapida su cui, naturalmente, vi terremo informati.

 
OGGETTO: Situazione alloggi – garanzia fruizione pasti

al Questore di Roma



Egregio signor questore,
sono sotto gli occhi di tutti i problemi connaturati alla gestione di un’assegnazione  così consistente di poliziotti alla grande famiglia della questura di Roma, come quella che è avvenuta in data di ieri.
Pur apprezzando l’innegabile sforzo effettuato, a tutti i livelli della questura che lei dirige, per garantire a questi colleghi il diritto ad un alloggio e ai due pasti principali della giornata, è innegabile che si sono generate numerose situazioni di disagio per  molti agenti che, trovandosi per la prima volta a Roma e senza mezzi propri, saranno costretti a spostamenti di moltissimi chilometri per raggiungere il posto di lavoro dal luogo in cui sono stati sistemati (a puro titolo di esempio, le cito soltanto il caso di un operatore, destinato al commissariato Monteverde, a cui è stato assegnato un alloggio in zona Capannelle).
Faccio appello alla sensibilità dell’uomo, ancor prima che all’esperienza di dirigente pubblico, affinché, una volta superato il momento dell’emergenza, venga avviato un processo di revisione della situazione alloggiativa che possa portare ad una riduzione, se non alla completa eliminazione, delle situazioni più difficili.
Un ulteriore problema che sta per presentarsi in tutta la sua difficoltà è quello della garanzia del diritto di questi colleghi ad usufruire dei pasti in una situazione, come quella attuale di Roma, in cui pare ci sia un’unica mensa in grado di sopperire all’esigenza del secondo.
Ritenendo inimmaginabile la possibilità di gestire la presenza contemporanea di diverse centinaia di vetture private presso la struttura di via Statilia, è mio parere che l’istituzione di un servizio di navette potrebbe consentire di superare il periodo di ambientamento e “traghettare” i colleghi neo-assegnati verso una completa autonomia in maniera più indolore.
Nella consapevolezza che la presente verrà considerata come dettata dal consueto spirito di servizio nei confronti dei poliziotti mai disgiunto dalla critica e costruttiva collaborazione con l’amministrazione, nell'attesa di un cortese riscontro, l'occasione mi è gradita per porgerle cordiali saluti.

 

il Segretario Generale
Saturno CARBONE