Roma 11 settembre 2013, (SRN) Il Siulp accoglie positivamente la scelta del Consiglio dei ministri di escludere dall'armonizzazione dei requisiti per l'accesso alla pensione gli addetti della categoria e quelli della difesa. "L'esclusione del Comparto sicurezza e difesa dal provvedimento di armonizzazione previdenziale, approvato dal Cdm, è il primo segnale di riconoscimento della specificità degli operatori del Comparto, peraltro già prevista da un'apposita norma, e il primo concreto riconoscimento dell'esecutivo alle donne e gli uomini in uniforme", afferma il segretario generale del Siulp Felice Romano, sottolineando come questo risultato sia "il primo dei riconoscimenti che i poliziotti attendono dal Governo". "Ci aspettiamo ora - conclude Romano - che a questo primo segnale seguano gli altri inerenti il tetto salariale, il riordino delle carriere e la razionalizzazione del modello che oggi, rispetto alle risorse disponibili, presenta duplicazioni e in alcuni casi veri e propri sprechi, in modo da garantire una trattamento dignitoso agli operatori e una funzionalità effettiva ed efficace dell'azione di polizia. Questo risultato è frutto di una continua e pressante insistenza del Siulp, che alla luce del risultato odierno è risultata proficua e di buon presupposto per le prossime battaglie sindacali. Sono state positive anche le dichiarazioni del Ministro D'Alia secondo cui per coniugare l'armonizzazione previdenziale dei settori della sicurezza e del soccorso pubblico con la loro specificità lavorativa, è necessario un percorso di confronto e di consultazione con il sindacato.
