Ci hanno negato un diritto: FACCIAMOGLIELA “PAGARE”!

Noi lo abbiamo sempre detto, tanto da richiedere (ed ottenere) che venisse riconosciuto dal questore ed inserito nella contrattazione decentrata oltre due anni fa: NON SI POSSONO EFFETTUARE DUE “CAMBI TURNO” IN UNA SETTIMANA, NEANCHE IN PROGRAMMAZIONE!
Ecco il brano della circolare con cui il questore spiegava ai suoi funzionari quanto disposto in sede di contrattazione decentrata:

 

Per spiegare meglio che cosa succede, facciamo un esempio; riportiamo la programmazione settimanale di un ipotetico collega che, lavorando (a puro titolo di esempio) nell’archivio di un commissariato, dovrebbe essere inserito nella turnazione 8-14 o 14-20:
Lu        Ma        Me        Gi        Ve          Sa      Do
8-14    13-19    8-14    19-24    14-20    8-14    RS

Al collega sono stati imposti DUE cambiamenti del suo orario abituale, anche se in programmazione;
Finalmente, dopo tante pressioni da parte del SIULP, nel giugno scorso il Dipartimento e i segretari nazionali di tutte le sigle sindacali si sono riuniti ed hanno chiarito, una volta per tutte, che:

Questo significa, al contrario di quello che ci hanno sempre raccontato, che anche in programmazione si può fare un solo cambio turno e che non è tutto concesso!
Ora, visto che il chiarimento, oltre ad essere tardivo, è anche stato largamente ignorato da gran parte dei dirigenti di Roma, che già si erano ben guardati dall’applicare la contrattazione decentrata: CHE ALMENO CI PAGHINO QUANTO CI È DOVUTO!
Il SIULP di Roma sta mettendo in mora l’amministrazione, chiedendo che vengano pagate le indennità di cambio turno a tutti i colleghi (e sono tanti) che hanno subito due (o più) cambi turno nelle loro programmazioni settimanali.
Il ricorso è gratuito per tutti i colleghi già iscritti al SIULP di Roma e per chi si iscriverà entro il 31 dicembre 2012.
Chi è interessato non dovrà fare altro che mandare un’email al nostro Ufficio Legale, all’indirizzo lex@siulproma.it indicando:
-    nome, cognome e qualifica;
-    luogo e data di nascita;
-    perid e codice fiscale;
-    ufficio di appartenenza;
-    numero di telefono ed indirizzo email.
FACCIAMOCI PAGARE IL DISTURBO!