Roma, 5 novembre 2012 (Segreteria di Base commissariato di Velletri) Ancora una volta il SIULP ha dovuto fare la voce grossa per tutelare gli operatori del Commissariato di Velletri ma, soprattutto, la sicurezza dei cittadini.
Del commissariato di Velletri, in questi anni, è stata raccontata la vita e le vicissitudini, con la speranza che qualcosa potesse cambiare ma, anziché dire che oramai il passato è passato, oggi non si può fare ameno di dire che al peggio non c’è mai fine.
Il commissariato di Velletri è un ufficio oramai allo stremo per cronica mancanza di personale, collocato in un edificio fatiscente e in parte inagibile costretto ad ospitare anche la sottosezione della Polizia Stradale, privo di uscite di sicurezza e di accessi idonei per persone diversamente abili, sporco come tutti gli Uffici della Questura di Roma…
Ebbene, come se ciò non bastasse, nell’ultima settimana i colleghi che dovrebbero effettuare controllo del territorio hanno vivere l’umiliazione, perché di umiliazione si tratta per chi è attaccato al dovere, di dover rimanere in ufficio per la mancanza di autovetture.
La vecchia e cara Fiat Marea il 25 ottobre si è rotta definitivamente (malgrado avesse “sulle spalle” solo 136000 chilometri), lasciando il commissariato privo dell’unica autovettura idonea per effettuare il controllo del territorio; ci sono voluti ben otto giorni, con i poliziotti comandati di servizio in autoradio che trascorrevano il loro turno in ufficio, e il grido di allarme lanciato da questa segreteria, affinché qualcuno si rendesse conto che c’era qualcosa di anomalo, che una soluzione andava trovata.
Infatti, solamente dopo la divulgazione attraverso un giornale locale (leggi l'articolo di Castellinews.it) di quanto stava avvenendo, di quanto caro costava ai cittadini l’immobilismo dell’amministrazione, si è deciso di cercare un mezzo in sostituzione; così in un fibrillante venerdì pomeriggio, come per incanto, al commissariato è stata assegnata una fiammante FIAT Marea con quasi 153.000 chilometri sul gobbone. Ma dobbiamo essere contenti, perché perlomeno si garantisce il controllo del territorio.
Il SIULP, anche in questo caso, non si è dovuto preoccupare solamente degli operatori del commissariato di Velletri, ma della sicurezza di un intera città che, come gli altri comuni dei Castelli Romani, vive la condizione di essere considerata un ramo secco da tagliare, meno importante perché lontana dai palazzi del potere.
Il SIULP, con la sua azione, si è dovuto sostituire a quello che deve essere lo scopo primario del governo, e conseguentemente, di chi lo rappresenta per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Questa segreteria si augura che, per le future assegnazioni di autovetture nuove destinate al controllo del territorio, il Questore di Roma si ricordi anche degli ultimi, evitando le disparità messe in atto da chi lo ha preceduto.
