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martedì 5 aprile 2011

Allarme tragedia immigrazione: la gestione sulla pelle dei poliziotti

Roma 5 aprile 2011 (SRN) - Qualche giorno fa il segretario del Siulp Felice Romano, dichiarava all'Ansa che 'i poliziotti, con grande spirito di abnegazione e di sacrificio, stanno cercando di gestire al meglio una tragedia da tutti, a parole, definita epocale, ma da pochi, troppo pochi, riconosciuta in concreto come tale''. Rispetto a pochi giorni fa la situazione si aggrava. Continuano ad arrivare i barconi di migranti, e non solo a Lampedusa, adesso i primi profughi arrivano anche in Toscana. 917 i migranti arrivati da ieri sera. Il numero degli extracomunitari nell'isola è adesso di circa 1.500. Nelle ultime dodici ore ci sono stati sette sbarchi. Rimpatriare i mille già identificati subito e programmare le partenze di altrettanti entro la fine della settimana era il proposito, ma nell'incontro tra il premier Silvio Berlusconi e il premier tunisino Beji Kaid Essebsi di ieri, non si è trovata alcuna intesa. Allarmanti le parole del ministro del turismo tunisino Mehdi Havas, secondo il quale serve rilanciare la loro economia: «possiamo mettere tutte le navi che vogliamo a guardia delle nostre coste, ma in tre mesi saremo daccapo», ha affermato che serve «un piano da 5 miliardi di investimenti e prestiti a tasso ridotto su scala europea». «Negli ultimi tre mesi - spiega - la nostra economia è andata a picco» e «il risultato è che ci troviamo con 500 mila disoccupati. Se andiamo avanti con questo ritmo produttivo, ci vorranno cinque anni per riassorbirli». Intanto tra le false accuse ai poliziotti di essere conniventi nel permettere le fughe degli immigrati dai centri di accoglienza, i 'soloni e tuttologi improvvisati' del nostro Paese, di fronte al dramma umano che i poliziotti stanno gestendo, cosa fanno per vincolare l'Europa a fare la propria parte e ad assumersi anch'essa l'onere di ospitare una parte di questa marea umana che sta invadendo l'Italia?