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mercoledì 6 ottobre 2010

Non siamo soli

  Il 18 ottobre 2007 è nata in seno all’Unione Europea un’importante istituzione denominata European Gendarmerie Force (Gendarmeria Europea) o, con una contrazione degna di Orwell, “EuroGendFor” o EGF.
  Il trattato di Velsen che la istituisce, passato quasi completamente sotto silenzio, è stato firmato dai paesi che sono dotati di polizie militari: Francia (Gendarmerie), Spagna (Guardia Civil), Portogallo (Guardia Nacional) e Olanda (Marechaussée) e, ovviamente, Italia (Carabinieri). A questi paesi si è poi aggiunta la Romania, con la sua Jandarmeria.
  Eurogendfor è una polizia soprannazionale con sede a Vicenza, “a disposizione della UE, dell’OSCE, della NATO o di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche” (articolo 5). Una forza “pre-organizzata e dispiegabile in tempi rapidi” e capace “di eseguire tutti i compiti di polizia previsti nell’ambito delle operazioni di gestione delle crisi”.
  Quali crisi? Quelle definite “nel quadro della dichiarazione di Petersberg” (“missioni umanitarie o di evacuazione, missioni intese al mantenimento della pace, nonché le missioni costituite da forze di combattimento per la gestione di crisi, ivi comprese operazioni di ripristino della pace”).
  Questi nuovi Carabinieri sovra-nazionali potranno intervenire in tutto il mondo, anche per sedare “crisi” sociali in Europa, contro i loro stessi cittadini. Infatti non c’è nessun articolo del trattato che impedisca ad Eurogendfor di svolgere sul suolo italiano (o di qualsiasi altro paese membro) tutte le attività sopra descritte.
  Ma la cosa più inquietante è che questo esercito sarà controllato ESCLUSIVAMENTE da un comitato interministeriale, con sede a Vicenza come la stessa EGF, composto dai rappresentanti ministeriali dei Paesi aderenti (per l’Italia, Difesa ed Esteri): il CIMIN (questa delle sigle orwelliane deve essere una mania…). Il CIMIN esercita, IN ESCLUSIVA, il “controllo politico” sulla nuova polizia militare e decide di volta in volta le condizioni di ingaggio di Eurogendfor e SOLO al CIMIN Eurogendfor è tenuta a rispondere. In altre parole, Eurogendfor non risponde ad alcun Parlamento, né nazionale né europeo.
  E quali sono le attività che il trattato affida a questa polizia militare sovranazionale che non risponde delle proprie azioni ad alcun parlamento, ma solo ad un comitato interno (e che, se non si fosse capito, è già perfettamente operativa)?
  Eurogendfor, rinforzando e/o SOSTITUENDO le forze di polizia a status civile, può compiere le seguenti attività:
  • garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico;
  • eseguire compiti di polizia giudiziaria;
  • monitorare la polizia locale nell’adempimento dei propri servizi;
  • compiere investigazioni di Polizia Giudiziaria
  • regolamentare il traffico
  • operare come polizia di frontiera;
  • acquisire informazioni e svolgere operazioni di intelligence;
  • proteggere la popolazione e la proprietà;
  Ma, come se non bastasse, EGF gode anche di una totale immunità a livello internazionale. Infatti, leggendo il trattato si apprende che:
  • Articolo 21) i locali, edifici, archivi (anche informatici ed anche se non ivi presenti) appartenenti ad Eurogendfor sono inviolabili;
  • Articolo 22) le proprietà ed i capitali di Eurogendfor sono immuni da provvedimenti esecutivi dell’autorità giudiziaria;
  • Articolo 23) tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possono essere intercettate;
  • Articolo 28) i Paesi firmatari rinunciano a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni. L’indennizzo non verrà richiesto neanche in caso di ferimento o decesso del personale di Eurogendfor;
  • Articolo 29) gli appartenenti ad Eurogendfor non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in uno specifico caso collegato all’adempimento del loro servizio.
  In sintesi, è stata creata una struttura militare sovranazionale che potrà operare in qualsiasi parte del mondo, sostituirsi alle forze di polizia locali, agire nella più totale libertà ed immunità e che, al termine dell’ingaggio, dovrà rispondere delle sue azioni esclusivamente al suo comitato interno.
  Con questo andazzo, ci saranno forze di polizia che aumenteranno ulteriormente il loro potere e la loro influenza: dovranno rispondere solo al CIMIN (ovvero a loro ufficiali e rappresentanti del ministero Esteri e Difesa), manterranno le loro competenze in Italia e, le estenderanno nel mondo e, facendo parte dell’Eurogendfor, godranno di privilegi ed autonomia che prima non avevano, fino ad una totale immunità e insindacabilità, per la gioia di chi distingueva tra Ferrari e Cinquecento.
  Pensavamo che il problema degli attacchi al “modello civile di sicurezza” fosse una peculiarità del nostro paese e invece, purtroppo, scopriamo di non essere più soli ad assistere al profilarsi di scenari da 11 settembre... 1973.