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martedì 14 settembre 2010

Psicologhe della Questura di Roma affiancate agli uomini delle Volanti e dei Commissariati contro la prostituzione

Roma, 14 settembre 2010 - (SRN) A due colleghe psicologhe di Via San Vitale è stato affidato il compito di sottoporre alle prostitute che lo accettassero, questionari informativi per un attento studio delle dinamiche del fenomeno. Domande su nazionalità, tempo di permanenza in Italia, eventuale situazione familiare, margine di guadagno e motivazioni sono i target su cui le specialiste della psicologia applicata all'attività di polizia hanno mirato il lavoro. In maggioranza risultano provenienti dalla Romania, alcune sono ragazze madri. In questi casi i bambini nella maggior parte dei casi sono affidati alle famiglie d'origine che vivono in Romania. Tra loro c'è chi resta in Italia poche settimane e chi invece vi si stabilisce. Le famiglie d'origine delle intervistate spesso sono a conoscenza delle attività che le donne svolgono nel nostro paese e anche se non condividono, tollerano a causa dei benefici economici che indirettamente ricavano. Il guadagno di ciascuna si aggira mediamente tra i 5.000 e i 7.000 euro al mese. Il quadro allarmante emerge dal fatto che le intervistate non smetterebbero di praticare la prostituzione se non trovassero qualcosa di più remunerativo e comunque sarebbe una cosa da pensare in un prossimo futuro e non certo al momento. Dichiarano di non essere sfruttate, eccetto alcuni casi in cui l'attività investigativa è già scattata, alcune intrattengono relazioni sentimentali in Italia e la prostituzione rappresenta una vera e propria scelta di vita, visto che molte dichiarano di aver rifiutato un'occupazione come colf e badanti, con una retribuzione superiore ai mille euro al mese. Molte di loro in passato hanno già praticato il "mestiere" in altri paesi europei e arrivano in Italia col passaparola delle amiche poichè "gira voce" che i guadagni, da noi, siano alti. Anche i luoghi e le strade si scelgono sul passaparola per i "posti liberi". E' questo lo spaccato delineato nel corso dei servizi pianificati e attuati nella notte tra sabato e domenica scorsi, con 25 equipaggi della Questura, coordinati nei diversi quadranti orari. L'approccio psicologico dell'attività della Questura conferma la linea della costante rimodulazione delle modalità operative, per l'azione di prevenzione e contrasto delle singole forme di illegalità.