Roma, 21 agosto 2010 (SRN) - Nella Capitale sono state sequestrate diverse migliaia di giocattoli, casalinghi e capi d'abbigliamento contraffatti. Gli oggetti sono stati prodotti in Cina e hanno un valore complessivo di 15 milioni di euro. La Squadra Mobile di Roma ha rinvenuto la refurtiva in un capannone sulla via Prenestina. I prodotti che erano pronti per la vendita, sono ritenuti anche pericolosi per la sicurezza e la salute dei consumatori, in quanto non dispongono delle certificazioni d'obbligo. In particolare giocattoli e casalinghi sono a rischio di tossicita'. Il cittadino cinese, titolare della ditta, è stato denunciato. La Cina è nuova superpotenza che mina gli equilibri storici dei paesi industrializzati: è una minaccia o un'opportunità? Sicuramente entrambe, ma in pochi decenni ha compiuto i passi che il “vecchio continente“ ha costruito in 2 secoli. La Cina comunista, chiusa, fondata sull’ agricoltura, non toccata da nessuna rivoluzione industriale, si è svegliata, improvvisamente, aprendo un’ immenso mercato (1.300.000.000 consumatori) pieno di opportunità. Ma sullo stesso mercato però, ha introdotto molte problematiche altamente destabilizzanti. Tra queste il bassissimo costo della manodopera, lo sfruttamento di vaste economie di scala, il dunping (in economia significa, applicare prezzi inferiori a quelli di vendita o addirittura inferiori a quelli di produzione) e la contraffazione (marchio, brevetto, copyright, modelli ecc.). Se prevenire è meglio che curare, è urgente proteggere con leggi e appositi provvedimenti governativi, l'economia nazionale, fatta di tanti italiani che per produrre e rispettare le regole spendono molto più dei cinesi. Al momento invece, come in questa occasione, si argina il dilagarsi del fenomeno solo quando esso diventa reato.
