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venerdì 16 luglio 2010

Manovra, tagli sicurezza: Tremonti ostinato, sarà mobilitazione generale

Roma 16 luglio 2010 - (SRN) Stato di mobilitazione generale delle rappresentanze delle forze dell'ordine, con la piena condivisione delle rappresentanze militari, tramite azioni di protesta eclatanti e clamorose per la prossima settimana, in concomitanza con la discussione in aula alla Camera del citato provvedimento. "La si traduca in norma correggendo l’articolato nel senso richiesto", questo l'appello di Felice Romano (SIULP) in modo che "la volontà di farlo abbandoni definitivamente la strada degli annunci mediatici". Forte la delusione del Siulp per l'ostinazione del Ministro dell'Economia, che non raccogliendo le volontà dei sindacati e dei Ministri Maroni e La Russa, si ostina a non voler inserire l'emendamento richiesto. Offende, il suo non capire che questo diritto è  “un'indispensabile cerniera” tra legalità e sviluppo economico, ingredienti necessari per il rilancio dell’economia e del Paese, per l’ordine e la sicurezza pubblica quali garanzie per la pacifica convivenza. Per la salvaguardia del sistema sicurezza/difesa e la tutela della dignità di tutti gli operatori che quotidianamente si sacrificano per tale bene, la totalità dei Sindacati di Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale, le Rappresentanze della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica Militare a cui si aggiungono con iniziative autonome i Co.Ce.R. delle altre FF.AA, chiedono risposte alla "totale sordità del Ministro Tremonti". "Non accogliere l’emendamento dei Ministri dell’Interno e della Difesa, frutto di lavoro e mediazione rispondente alle esigenze di non intaccare il tetto massimo della manovra, è politicamente miope e istituzionalmente inaccettabile" prosegue Romano, "dopo aver “sconfessato” politicamente i suddetti Ministri il Capogruppo al Senato del PDL, Sen. Gasparri ha tentato di dare una stupefacente interpretazione, rassicurante, rispetto all’articolato che gli stessi uffici legislativi dei ministeri interessati definiscono incerta e difficilmente sostenibile". L'unica novità rimane il fondo di 160 mln, o meglio di di 80 mln l'anno o forse, stando a quanto riferito, di 12 euro lorde a persona, chiamando le cose col loro nome.