Roma, 20 luglio 2010 - (SRN) Riportiamo il testo del Comunicato Stampa diffuso questa mattina dai segretari generali delle sigle sindacali della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco, del Cocer della Guardia di Finanza e del Cocer dell'Aeronautica Militare. Numerosi sono già adesso i lanci d'agenzia della protesta, che sintetizzano i contenuti di seguito riportarti integralmente: "Domani mattina dalle ore 10.00, in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, oltre 3000 appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa e ai Vigili del Fuoco, manifesteranno la rabbia e l’indignazione di oltre 452mila uomini e donne che quotidianamente garantiscono la sicurezza e la difesa del nostro Paese, anche sacrificando il loro bene primario, la propria vita. Ad annunciarlo sono tutte le sigle sindacali e le rappresentanze del Comparto Sicurezza e Difesa che tuonano in modo fermo e deciso contro “un governo che continua ad essere sordo alle reali esigenze di sicurezza e di difesa dei cittadini e del Paese, mentre continua con una politica dello “stop and go” senza, però, concretizzare in norma le risposte che la sicurezza e la difesa attendono da tempo”. A questo, continuano i sindacalisti, si aggiungono le mortificazioni inaccettabili alla grandissima professionalità degli uomini e delle donne del Comparto Sicurezza e Difesa che, sino ad oggi, per consentire il funzionamento della sicurezza, l’arresto dei latitanti, l’espulsione dei clandestini criminali, la vigilanza e le traduzioni di pericolosi detenuti, la vigilanza ambientale, il contrasto agli incendi boschivi ed il soccorso pubblico alle popolazioni nelle calamità naturali come il terremoto dell’Aquila, hanno anticipato di tasca loro i soldi per poter effettuare e portare a compimento questi delicati servizi. Tutto questo non potrà più accadere perché, se non c’è un inversione di rotta e il cambio del testo della manovra, oggi il governo celebra: “LA MORTE DELLA SICUREZZA E DELLA DIFESA DEL NOSTRO PAESE”. Per questo, concludono i sindacalisti, domani lanceremo l’ultimo appello ai rappresentanti del popolo che siedono alla Camera dei Deputati affinchè decidano in rappresentanza dei cittadini e non dei capi dei partiti, evitando l’eutanasia della sicurezza. Per rendere chiaro tutto questo domani gli appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa scenderanno “in piazza” listati a lutto per porre in essere ulteriori, se necessarie azioni eclatanti"
