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mercoledì 22 maggio 2013

Commissariato di Tivoli: un ufficio per pochi intimi.

Roma, 22 maggio 2013 (SRN) Si riporta il comunicato sui problemi del Commissariato "Tivoli"

Duplicazioni e sprechi nella nostra amministrazione, sono purtroppo all’ordine del giorno; ma nel nostro commissariato, abbiamo ormai creato una seconda squadra mobile con tanto di “sezione minori” ed ufficio di P.G. distaccato. Risultato? Quello operativo lo dobbiamo ancora vedere, nel frattempo c’è chi riesce addirittura a fare 150 ore di straordinario al mese….


L’ultimo mese, solo l’ultimo mese, ha prodotto circa 900 ore di straordinario eccedente il monte ore assegnato all’ufficio, ma negli ultimi tempi, alla “Questura di Tivoli” si stanno verificando delle situazioni paradossali. Ci sono colleghi che vengono impiegati in servizi per i quali si fanno anche 150 ore di straordinari al mese (un mese di lavoro ordinario equivale a circa 156 ore!!!!) ed in alcuni mesi si va anche oltre. E ci sono colleghi che invece vengono impiegati in servizi che producono, sì e no, 10 ore di straordinario al mese. Ci sono colleghi che mettono in piedi un’indagine per una lite in famiglia con relativi appostamenti e successive perquisizioni da fare rigorosamente al mattino alle 5, che impiegano la gente oltre il proprio turno di servizio per 80/100 ore al mese ed esiste addirittura una squadra di p.g. al distaccato di Guidonia dove esiste anche un ufficio personale, una segreteria e poi non si riesce a mettere la volante su strada….

Raccapricciante? Non sappiamo, ma la cosa che non riusciamo a comprendere, è a cosa serva un dirigente, un accordo nazionale quadro, un contratto, uno statuto dei lavoratori, quando I problemi della vita si possono risolvere con una calcolatrice, senza alcun criterio oggettivo e di buon senso. Il taglio degli straordinari, viene effettuato “lineare”, tanto per rimanere in termini di spending review, quindi se è del 20%, pagheremo 120 ore a chi ne fa 150 e 12 ore a chi ne fa 15.

Noi riteniamo, che se il lavoro del dirigente e quello di fare il semplice passacarte, senza incidere né operativamente né tantomeno da un punto di vista organizzativo, licenziamo il dirigente, lasciamo al commissariato l’autogestione e con i soldi risparmiati possiamo tranquillamente pagare tutti gli straordinari e magari incentivare il controllo del territorio.

Siamo sicuri che i vertici della Questura della capitale, non sono a conoscenza della reale portata del problema e che una volta compreso, metteranno in atto tutte quelle azioni appropriate e necessarie per riportare alla normalità una situazione che siamo sicuri, non ha nulla di normale.


La Segreteria Provinciale