Questo non è un flash mob: si chiama EMERGENZA!!!
Inaugurato poco più di un mese fa come l’arma totale
contro l’immigrazione clandestina, il Centro Nazionale per il contrasto
all’Immigrazione Clandestina (CNIC) ha già dato i suoi sorprendenti effetti:
migliaia di cittadini tunisini, passaporto alla mano, hanno fatto ressa davanti
agli Uffici Immigrazione di tutta Italia. Spaventati evidentemente dal maestoso
ufficio operativo che promette di collegare il marinaio di pattuglia a largo di
Lampedusa con l’alpino di guardia alle Tre Cime di Lavaredo, i "reduci" della "Primavera Araba" si sono costituiti in massa, nella speranza di una
misericordiosa sanatoria.
La notizia rimbalza da una settimana sui giornali, sui
tweet e sulle televisioni. Solo presso la Direzione Centrale
dell’Immigrazione, cervice feconda del CNIC, che promette di annichilire la
clandestinità e il traffico di esseri umani, la notizia ha ancora il carattere
del "non ufficiale". Al punto che da
quella Direzione, subissata dalle segnalazioni di Roma, come di altre città
Italiane, le uniche forme di comunicazione che sembrano essere uscite sono una
decina di sms destinati a Questori e dirigenti di vari uffici Immigrazione...
Solo nella giornata di ieri (23 marzo) l’ufficio
Immigrazione di Roma ha controllato quattromilacinquecento stranieri!!!
Operatori, funzionari e dirigenti -da una settimana-
stanno svolgendo turni massacranti per sostenere il volume di lavoro; da giorni
viene segnalato alla Direzione competente lo stato dell’emergenza ma nulla si
muove. Alla faccia del coordinamento,
gli Uffici territoriali sono lasciati a se stessi, senza uno straccio di
direttiva!!!
Siamo alle solite: dai lustri e dai fasti delle cerimonie,
realizzate senza badare a spese, con uno sfolgorante dispiegamento di uomini,
mezzi e lustrini, si è passati al coma vegetativo!
Probabilmente ancora concentrati ad imparare l’uso dei
sofisticati sistemi di controllo delle frontiere, a guardare monitor che
proiettano immagini di mezza Italia, a coordinare navi, pattugliatori aerei,
sommozzatori e paracadutisti, i responsabili della Direzione non si sono
accorti che la "minaccia", da una settimana, non sta neanche ad una decina di
chilometri di distanza!!!
Ma, fortunatamente per loro, meno per noi, per ogni
generale che si diverte col tabellone del Risiko, ci sono decine di
soldati-poliziotti che sono pronti a rinunciare al riposo settimanale, ad
alzare il telefono e a dire alle famiglie che non possono tornare a casa per la
cena…!!!
Questa Segreteria
ritiene assolutamente inaccettabile l’atteggiamento che ha assunto l’Amministrazione
di fronte a questa ennesima emergenza!!! Una istituzione, che per sua natura dovrebbe dare il meglio di se nelle
situazioni di emergenza, non può permettersi il lusso del silenzio o la
ridicola "voce" dei centossessanta
caratteri di un sms, in un momento in cui gli operatori territoriali sono in
una situazione di pressione insostenibile!!!
Non è assolutamente
accettabile che siano i poliziotti a pagare il prezzo delle inefficienze di
catene di comando e della mancanza di responsabilità di chi è chiamato ad
assumersi l’onere della direzione!!!
Chiediamo un immediato e risolutivo intervento del Direttore Centrale
che sia rivolto a dare il massimo sostegno alle strutture territoriali al fine
di riportare le condizioni di lavoro nell’alveo della legalità, dichiarando sin
da ora che qualora le richieste venissero disattese, questa O.S. non farà
economia nell’adozione di iniziative sindacali per contestare in ogni sede le
responsabilità di chi avrebbe dovuto agire e non lo ha fatto!!!
la segreteria provinciale
