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venerdì 13 gennaio 2012

Reparti Prevenzione Crimine aggregati a Roma: TRATTAMENTO DISUMANO!

Reparti Prevenzione Crimine aggregati a Roma:
TRATTAMENTO DISUMANO!



È appena iniziato il 2012 ma potremmo trovarci benissimo in pieno 1972: il salto indietro nel tempo di quarant’anni ce l’ha fatto fare la “sistemazione” (le virgolette sono obbligatorie…!) che è stata pensata per i colleghi dei Reparti Prevenzione Crimine aggregati a Roma!
La nostra amministrazione, sempre pronta a fornire auto di servizio non dovute e bagni privati per chi “abita ai piani alti”, continua a trattare i suoi figliastri come i più sfortunati tra i militari di leva.
Questa volta è toccato a chi è stato aggregato a Roma dopo l’orribile omicidio di Torpignattara godere della splendida ospitalità che la Polizia di Stato sa riservare ai suoi dipendenti: quattro persone ammucchiate in un locale fatiscente di 25 metri quadri (in un bed & breakfast sarebbe fuori-legge metterci più di due letti), con un solo bagno fetido di muffa, obbligate a tenere le armi (anche quelle lunghe di reparto) all’interno della stanza in cui dormono perché nessuno ha pensato a predisporre le cassette blindate…!
Questo per i colleghi uomini. Per le colleghe donne, invece? NIENTE!
All’ultimo momento, essendosi reso conto che in Polizia ci lavorano anche delle donne (con soli trent’anni di ritardo) qualcuno ha pensato di alloggiarle presso il Reparto Prevenzione Crimine “Lazio” a Settebagni, costringendo ogni equipaggio ad insensati, viziosi spostamenti nel traffico della capitale sia all’inizio che alla fine del turno, sprecando ore di servizio alla faccia dell’ottimizzazione delle risorse.
Il SIULP pretende che a questa situazione vergognosa si ponga immediatamente rimedio e non esclude di adire ogni strada lecita per il ripristino della dignità dei poliziotti e il risarcimento del danno subito.


Il Segretario Generale 
Saturno Carbone