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giovedì 19 gennaio 2012

QUESTURA DI ROMA: siamo tutti delinquenti!

Qualcuno tra i più "anziani" se lo ricorderà: gli odierni 6.400 effettivi alla questura di Roma, nel 1991 erano oltre 10.000… 
La cosa curiosa è che allora, per gestire i procedimenti disciplinari di tutto quel personale, bastavano dodici persone al massimo mentre oggi, dopo un calo di quasi il 40% dell'organico, la famigerata 3a Sezione conta ben 26 (ventisei) persone, alla faccia della carenza di risorse umane! Saremo mica diventati tutti delinquenti? 
Abbiamo già avuto modo di segnalare al titolare della questura come l'attuale gestione di una materia tanto seria e delicata si sia fatta, nel corso degli anni, sempre più personalistica ed autoritaria, ma oggi siamo costretti a dover tornare sull'argomento per il continuo riproporsi di toni e di climi da "guerra santa" in cui l'amministrazione avvia delle vere e proprie opere di accerchiamento del malcapitato collega, reo di aver suscitato l'interesse del Grande Inquisitore! 
Se è sconsigliabile che, anche in presenza di una gestione trasparente e scrupolosa, un qualsiasi settore diventi appannaggio esclusivo di uno stesso responsabile per ben due lustri, appare impensabile lasciare per tanto tempo una materia tanto sensibile nelle mani di chi si è "liberato" di tutte le voci di dissenso, allontanando dalle loro mansioni colleghi validissimi ed estremamente esperti colpevoli solo di aver espresso il proprio disaccordo nei confronti dei metodi da polizia segreta staliniana. 
Non è credibile e oggi, con la carenza di organico che dobbiamo fronteggiare, non è neanche più sostenibile (ammesso che lo sia mai stata) una gestione che prevede 7 (SETTE!) persone nella segreteria del funzionario; 
Non è più pensabile tollerare che si gioisca delle sanzioni inflitte ai colleghi o che si considerino come nemici personali i colleghi sottoposti a procedimenti disciplinari e che vengono immancabilmente considerati colpevoli fino a prova contraria. 
Il SIULP torna, a due mesi di distanza, a chiedere al questore di Roma un intervento tanto urgente quanto risolutivo per riportare l'equità e la trasparenza in un settore da cui sono mancate per troppo tempo.

Il Segretario Provinciale
Marco Mainardi