Roma 11 aprile 2011 - (SRN) ''Oggi vedremo se esiste un'Europa unita e solidale o se e' solo un'espressione geografica'' Questa la riflessione dell'On. Roberto Maroni entrando al Consiglio dei ministri Ue a Lussemburgo per il tema dell'emergenza immigrazione. In sostanza l'Europa si dice pronta a disporre fondi e mezzi, ma non, la pur prevista, "condivisione degli oneri" (burden sharing). Mentre siamo in attesa di decidere cosa fare, un pensiero va a tutti i colleghi che vivono in queste ore un inferno di proporzioni epocali. Per molti di loro salta ogni forma di vita civile, vanno in servizio al mattino senza certezza della fine del turno, spesso rimangono fino alla mezzanotte. Le già poche risorse, ulteriormente massacrate dall'ultima finanziaria, sono adesso strizzate fino all'impossibile. In un comunicato della Segreteria Provinciale Siulp di Roma si legge "Da non più di venti giorni (!!!), le Istituzioni hanno scoperto che almeno ventimila (?!?) persone hanno raggiunto le nostre coste per via degli sconvolgimenti politici del Nord Africa. Nel corso dei primi dieci il tempo è stato investito per lasciare spazio a ciascuno di dire la sua (dal ‘fora d’i ball’ al ‘tutti col permesso di soggiorno’). I successivi due, sono stati impiegati per costruire precari ed improbabili centri di accoglienza. Nei restanti, è toccato a chi lavora - i poliziotti- trovare delle soluzioni per rendere efficiente, ciò che non lo è." In un tempo dove tutti i valori sembrano abbandonare la maggior parte delle azioni umane, i poliziotti "si augurano che il proprio impegno diventi patrimonio condiviso di un modo di essere (prima che di fare)" tra chi deve governare, organizzare e ottimizzare, e sperano che gli venga riconosciuto "il merito delle loro scelte e della professionalità che hanno messo a disposizione della collettività, a ennesima conferma di quel Giuramento prestato di fedeltà e servizio alla Stato."
