Roma, 19 novembre 2010 (SRN) - In occasione della XXI Giornata Internazionale dell'infanzia, oltre al manifestarsi spontaneo di molte pregevoli iniziative su tutto il territorio italiano, si sente la necessità di ribadire che solo l'azione concreta dello Stato in favore della "famiglia" e della scuola, attraverso un sostegno economico e culturale "reale" può garantire al mondo dell'adolescenza quello che le "facili" parole del Presidente del Consiglio di questa mattina annunciano solamente: "un impegno prioritario del Governo per dar vita ''ad un nuovo e piu' efficace'' welfare dedicato all'infanzia." Le parole sono sempre troppe e troppo facili da dire. Anche il Presidente della Repubblica ha focalizzato il suo intervento su questo nostro pensiero, dichiarando nel suo messaggio la necessità "che l'azione dello Stato e degli enti territoriali in favore dell'infanzia e dell'adolescenza si imperni innanzitutto sul sostegno alle famiglie nel primo, fondamentale percorso educativo e sulla destinazione alla scuola e alla società civile di risorse economiche e culturali adeguate. Si tratta di uno sforzo necessario al quale l'intera collettività è chiamata a concorrere, offrendo al mondo dell'adolescenza, ancora fragile e impegnato in un delicatissimo cammino formativo, modelli positivi e non effimeri che riaffermino con chiarezza il primato dello studio, dell'impegno e del sacrificio nel conseguimento di ogni importante conquista individuale."
