Roma, 9 settembre 2010 (SRN) Chissà, forse voleva insegnare il mestiere al figlio 15enne, ma gli è andata male. L’uomo campano di 37 anni, ieri, intorno a mezzogiorno, col figlio, coi volti coperti da passamontagna, hanno rapinato un negozio d’informatica di via Alessandro VII armati di coltelli, hanno costretto il titolare a dar loro l’orologio e i contanti. Non contenti del bottino ritenuto esiguo, i due rapinatori hanno minacciato ulteriormente l’uomo puntando i coltelli e obbligandolo ad entrare in bagno, dove lo hanno rinchiuso. Indisturbati hanno continuato la rapina sottraendo 2 notebook e il cellulare del negoziante. Da una segnalazione di una cliente che stava per entrare nel negozio, la sala Operativa della Questura di Roma ha inviato sul posto gli agenti del Commissariato Primavalle. Si sapeva che padre e figlio erano scappati a bordo di un’auto di colore blu e che uno aveva il "naso grosso". Sono iniziate immediatamente le ricerche. Sulla base di questi elementi investigativi, i colleghi del Commissariato Primavalle hanno individuato in una zona adiacente al negozio la vettura segnalata, ferma. A indurre gli agenti ad approfondire il controllo, il motore ancora caldo dell’auto in sosta. Poco distante dal veicolo gli agenti sono riusciti a rintracciare i due sospettati, che, perquisiti, sono stati trovati in possesso di un passamontagna, un coltello a serramanico e di parte della refurtiva. B.L., è stato arrestato per rapina aggravata, possesso ingiustificato di arma bianca e sequestro di persona. Il figlio minore è stato invece denunciato in stato di libertà per gli stessi reati.
