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martedì 17 agosto 2010

Cossiga: il saluto.

Roma, 17 agosto 2010 - (SRN) Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga è deceduto oggi alle 13.18, all'ospedale Gemelli di Roma dove era ricoverato. Nato a Sassari il 26 luglio 1928, attraversa da protagonista la storia della Repubblica Italiana in qualità di Deputato, ministro dell'Interno, presidente del Consiglio, presidente del Senato e presidente della Repubblica. Giurista e docente, ha un ruolo da protagonista in molte vicende e passaggi delicati della storia istituzionale del paese. "A sentimenti di affettuosa vicinanza ai figli e a tutti i famigliari di Francesco Cossiga si unisce la mia forte commozione personale, che nasce dal ricordo del nostro primo incontro in Parlamento nel lontano 1958 e del comune impegno cui ci avviammo da giovani deputati, con eguale passione civile anche se su sponde politiche diverse" - queste le parole del presidente Napolitano nella dichiarazione rilasciata per la morte di Cossiga - Mi colpirono subito - insieme con la vivacità e varietà dei suoi interessi culturali - quella ricchezza umana, quell'animo estroverso e cordiale e quel senso dell'umorismo che sempre ne avrebbero accompagnato il lungo servizio nella vita pubblica. Un lungo servizio, un lungo percorso nelle istituzioni repubblicane, che lo vide combattivo protagonista di stagioni tra le più intense e drammatiche della nostra storia nazionale. Tra esse, quella della lotta contro il terrorismo, in difesa dello stato democratico e delle libertà civili e in nome dell'unità delle forze popolari. Fu in quella dura stagione che la sua vita fu per sempre dolorosamente segnata dalla tragica vicenda del sequestro e dell'assassinio di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse. Francesco Cossiga ha conosciuto i momenti dello scontro politico e dell'amarezza; e ha altresì conosciuto i momenti del più alto riconoscimento e consenso, con l'elezione a Presidente del Senato e con l'elezione a Presidente della Repubblica. La sua resta una figura eminente di quel grande movimento che è stato in Italia il cattolicesimo liberale e democratico; e insieme una figura altamente rappresentativa della fusione tra un forte senso delle diverse storie e culture di cui è fatta l'Italia, come gli diceva la sua Sardegna, e l'incrollabile impegno dell'unità nazionale. La molteplicità dei contributi che Francesco Cossiga ha dato allo sviluppo della Repubblica anche sul piano delle relazioni internazionali, e la ricostruzione della sua complessa vicenda umana, meritano attenti e obbiettivi approfondimenti che non potranno mancare".