Roma, 29 luglio 2010 - (SRN) Ogni etilometro costa 3.000 euro e il Ministero dell'Interno non ha fondi per acquistarli. Intanto la polizia deve effettuare i controlli con quei pochi a disposizione. Ma non è solo un problema di carenza di strumentazione: «L'aspetto più carente che si registra nei controlli – sottolinea Felice Romano, Segretario Generale del Siulp – è la carenza di risorse umane. Da anni c'è un grosso deficit, risultato dei tagli che si sono susseguiti senza sosta. Ora la mannaia è arrivata dalla manovra, prima dal decreto Brunetta, ma il risvolto della medaglia è il rischio collasso della sicurezza». Il Siulp con i maggiori sindacati di polizia concorda sull'utilità dei dettami del nuovo codice, solo «se ci sono le condizioni per applicarle concretamente», ha sottolineato Felice Romano. La Polizia stradale ad esempio si è battuta, per la prevenzione, che induce alla diminuzione delle infrazioni: far sapere che c'è un controllo induce ad agire con cautela. Il problema è che il Codice da solo non basta, è la vigilanza sulle sue applicazioni che dovrebbe essere garantita dal giusto apporto di risorse umane e di mezzi. Da una parte si legifera sulla sicurezza mentre dall'altra si tagliano i mezzi per applicarla in modo reale. L'articolo del Sole 24 ore: "La nuova legge che ha modificato oltre 80 articoli del Codice della strada non mette un euro in più ai fondi sui controlli e per l'acquisto di etilometri. E la manovra taglia per un altro 10% i fondi della spesa corrente del Dipartimento di pubblica sicurezza.
